Incentivi fiscali e semplificazione amministrativa, l’Area industriale di Monte Sant’Angelo inserita nella ZES Adriatica, entusiasta il Sindaco d’Arienzo: “Ora nuovi investitori”

Pubblicato il 24 maggio 2019 • Territorio

La Regione Puglia ha riconosciuto l’Area industriale di Monte Sant’Angelo all’interno delle Zone economiche speciali (ZES). Entusiasta il Sindaco, Pierpaolo d’Arienzo: “Abbiamo una delle aree industriali più infrastrutturate del Mezzogiorno e con il riconoscimento della ZES sarà possibile avere incentivi fiscali e lo snellimento delle procedure burocratiche per le imprese che operano all’interno di questa zona. 64 ettari sono a disposizione di chi vuole fare impresa pulita e investimenti seri e duraturi. Probabilmente inizierà una nuova fase per il nostro territorio con risposte importanti anche dal punto vista economico ed occupazionale”.

La Regione Puglia ha approvato il Piano Strategico per la ZES Interregionale Adriatica. Articolata su cinque poli, in quello di Foggia è inserita l’Area industriale di Monte Sant’Angelo. Le ZES sono delle aree geografiche dotate di un regime economico differente dalla legislazione in atto nella nazione di appartenenza, attraverso incentivi fiscali e semplificazione amministrativa, il tutto con il fine di attrarre investimenti.

Grande soddisfazione viene espressa dall’Amministrazione comunale per il risultato raggiunto: “Stiamo gettando le basi per attrarre nuovi investimenti nel nostro territorio e quindi creare occupazione. Non era affatto scontato perché le superfici assegnate alla Regione Puglia erano limitate. Il risultato è frutto del lavoro di circa un anno in sinergia con il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’Assessore regionale Raffaele Piemontese”.

“L’area oggetto dell’inquadramento è di 64,64 ettari ed è composta da lotti liberi totalmente infrastrutturati nella zona industriale di Macchia – Marina di Monte Sant’Angelo” – aggiungono dall’Amministrazione – “Nell’Area ci sono tutte le infrastrutture: depuratore di acque biologiche e acque industriali, porto industriale alti fondali, approdo turistico, vettori energetici, metano, fogna, strade, svincoli, ferrovia, telecomunicazioni”.

L’approvazione del Piano Strategico della ZES Adriatica segue di qualche settimana l’analogo Piano della Zes Interregionale Jonica. Seguirà la trasmissione a Roma della Delibera (già approvata anche dalla Regione Molise) per il provvedimento finale da parte del Governo centrale.

Tra le proposte più importanti messe in campo dalla Regione Puglia - che il Governo potrebbe anche integrare - vi sono i contratti di programma (finanzia programmi di investimento in ricerca e sviluppo per lo sfruttamento di tecnologie e soluzioni innovative), i Pacchetti Integrati di Agevolazione – PIA (finanzia progetti integrati con investimenti in ricerca e sviluppo dei processi e dell’organizzazione), i PIA turismo (finanzia investimenti per il recupero ed il riutilizzo di strutture già esistenti), aiuti agli investimenti delle piccole e medie imprese (finanzia investimenti di imprese che operano nei settori manufatturiero, commercio, ICT artigiano), Tecnonidi per le start up innovative (agevolazioni per avvio o sviluppo di piano di investimento a contenuto tecnologico), N.I.D.I. (finanzia investimenti finalizzati alla creazione di nuove imprese e al ricambio generazionale), aiuti per la tutela dell’ambiente - Titolo VI (agevolazioni per investimenti in efficienza energetica, cogenerazione ad alto rendimento, produzione di energia da fonti rinnovabili), Fondo garanzia PMI (concessione garanzie per finanziamenti),Estrazione dei talenti (finanzia percorsi personalizzati di accompagnamento alla creazione d’impresa), Legge 181/89 (finanziamento di programmi di investimento).


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