“Sorelle d’UNESCO”: nasce la rete dei Siti di Puglia e Basilicata tra Monte Sant’Angelo, Andria, Alberobello e Matera
Puglia e Basilicata sempre più vicine grazie ai Siti UNESCO. I Comuni di Monte Sant’Angelo, Andria, Alberobello e Matera, infatti, stanno per costruire una rete per “dare vita a forme associate e integrate di promozione turistica”. “Questa è la via della bellezza” – dichiara Pierpaolo d’Arienzo, sindaco della Città di Monte Sant’Angelo. Gli fa eco l’Assessore alla cultura e al turismo, Rosa Palomba: “Siamo la Città dei due Siti UNESCO e il lavoro in rete è fondamentale”. L’iniziativa è del Distretto 2120 del Rotari International.
I Sassi di Matera, i Trulli di Alberobello, Castel del Monte ad Andria e i due siti UNESCO di Monte Sant’Angelo (il Santuario di San Michele Arcangelo e le faggete vetuste della Foresta Umbra) insieme per la promozione turistica integrata dei Siti Patrimonio mondiale dell’Umanità tutelati dall’UNESCO tra Puglia e Basilicata. Questo è “Sorelle d’UNESCO”, il progetto a cui stanno lavorando i Comuni pugliesi e lucani per creare una “destinazione di forte appeal internazionale, profilando un ‘pacchetto’ da istituzionalizzare e da veicolare attraverso una proposta concertata tra pubblico e privato”.
Dopo l’incontro di Cellino San Marco a ottobre 2017 promosso dal Rotari International Distretto 2120, le Città di Monte Sant’Angelo, Andria e Alberobello - che già nel 2013 firmarono un protocollo d’intesa insieme a Pugliapromozione e alla Direzione regionale MibaCt - pensarono di allargare la rete pugliese a quella lucana e a Matera, la Città dei Sassi che nel 2019 sarà Capitale europea della cultura.
Ora quel progetto sta prendendo corpo e i Comuni che ospitano i Patrimoni dell’Umanità tutelati dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, hanno deliberato l’approvazione di un progetto che riesca anche a creare “reti e alleanze con Organizzazioni internazionali come quella del Distretto Rotariano 2120 Puglia e Basilicata e attraverso il Rotary Italia, oltre che con il Rotary International”.
“L’UNESCO è il massimo riconoscimento mondiale che un Sito o una Città possano avere. Quella che stiamo costruendo vuole essere una ‘via della bellezza’, un percorso tra Puglia e Basilicata alla scoperta dei luoghi più belli e più importanti dal punto di vista culturale inseriti nella Lista che conta 53 siti in Italia” – dichiara Pierpaolo d’Arienzo, sindaco di Monte Sant’Angelo, che aggiunge – “L’eccellenza certificata dall’UNESCO, però, necessita di un lavoro di valorizzazione e promozione costante ed è su quello che stiamo concentrando tutti i nostri sforzi”.
Per l’Assessore alla cultura, turismo e istruzione della Città di Monte Sant’Angelo, Rosa Palomba, “Monte Sant’Angelo sta tessendo reti importanti: con Andria e Alberobello, appunto, con Matera, con i Siti UNESCO del Sud Italia e rafforzando l’importante rete dei Longobardi in Italia per sviluppare la nostra immagine di città dei turismi, un ecosistema rappresentato dai tanti segmenti su cui stiamo lavorando, da quello spirituale a quello culturale, da quello naturalistico a quello gastronomico”.
Monte Sant’Angelo è sede di ben due Siti riconosciuti Patrimonio mondiale dell’Umanità tutelato dall’UNESCO: le tracce longobarde nel Santuario di San Michele Arcangelo (2011, nell’ambito del sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d. C.)”) e le faggete vetuste della Foresta Umbra (2017, nell’ambito del bene transnazionale “Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d'Europa”).
Il sindaco d’Arienzo, infine, annuncia: “A febbraio Monte Sant’Angelo sarà presente in due importantissime fiere di settore: alla Bit di Milano con Pugliapromozione e a Tourisma di Firenze con l’Associazione Italia Langobardorum”.